Letterato e riformatore cinese. Fu a capo di quella corrente di intellettuali
che si proponevano un graduale ammodernamento delle strutture cinesi basato su
una parziale accettazione dei modelli occidentali. Basandosi su questa linea
K. riuscì a diventare ministro dell'imperatore Kuang Hsu e con il
suo appoggio iniziò un periodo riformistico poi conosciuto come i "cento
giorni delle riforme". Questa attività riformatrice incontrò
però il controllo degli ambienti reazionari della corte della regina
madre. L'imperatore venne imprigionato e i decreti riformatori furono annullati.
K. fu esiliato e, tornato in Cina nel 1912, rinunciò
all'attività politica dedicandosi a studi letterari (Tsingtao
1858-1927).